Parrocchia Sant'Ottavio Modugno - Arcidiocesi di Bari-Bitonto |
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San
Ottavio, San Avventore e San Salutore.
La
storia di Sant'Ottavio è
legata a quella di altri due martiri di Torino:
Avventore e
Solutore.
Rimane tuttora insoluta la questione se i Santi Martiri fossero soldati romani o meno. La tradizione continua ad affermarlo e anche nell'iconografia essi sono rappresentati generalmente, con la spada e l'armatura, proprio perché si ritiene che fossero dei soldati e, con la corona del martirio, per ricordare il supplizio cui furono sottoposti. Anche se non si hanno prove inconfutabili, la cosa rimane molto verosimile, poiché la persecuzione di Diocleziano, prima di prendere di mira i capi della chiesa, si rivolse contro i militari e i membri dell'amministrazione statale. Massimiano Augusto, che a Milano seguiva fedelmente le disposizioni romane, prima di procedere a debellare la rivolta dei contadini delle Gallie, aveva sentito il bisogno di sentirsi al sicuro, richiedendo ai suoi diretti dipendenti, un atto esplicito di fedeltà agli dèi dell'impero e mettendo a morte, senza pietà, coloro che si fossero rifiutati. Nel 285-286 d. C., durante un massacro di cristiani, in Francia, Ottavio, Avventore e Solutore riuscirono dapprima a fuggire, poi, nei dintorni di Torino, precisamente il 20 novembre, Ottavio e Avventore furono raggiunti e, senza esitazione, si dichiararono credenti in Cristo e disposti solo a compiere ciò che è giusto; per questo furono trucidati ed abbandonati in una melmosa palude. Solutore, più giovane e agile, continuò a fuggire, benché ferito e si nascose in una cava di sabbia. Scoperto, il 20 gennaio, a sua volta, fu decapitato sulle rive della Dora Riparia, in mezzo ad una palude che si prosciugò miracolosamente. Una giovane vedova di questa città, Giuliana, ne raccolse i corpi e li depose in una casa collocata fuori delle antiche mura di Torino, costruendo sul sepolcro una cappella, diventata poi basilica, verso il 495 d.C. In breve questa casa divenne un oratorio e, forse, la prima chiesa di Torino, grazie anche ai copiosi doni celesti che i Santi Martiri dispensavano ai loro devoti. Dell'antica basilica a loro dedicata a Torino, non rimane traccia, essendo stata distrutta da Francesco I nella prima metà del 1500. I corpi dei Santi furono perciò trasferiti all'interno della città, nel Priorato di S. Andrea, e, provvisoriamente collocati nella Cappella della Consolata. Nel 1575, con il consenso di Papa Gregorio XIII, fu costruito un tempio a loro dedicato, che esiste tuttora, in cui furono traslate le loro reliquie e, dove i martiri, sono venerati con devozione. La chiesa è fastosamente decorata di marmi policromi e di bronzi di gusto barocco; sulla facciata presenta belle statue lignee e, all'interno, è adornata d'affreschi e tele dedicati anche al martirio dei Santi Ottavio, Avventore e Solutore. Aggiungiamo ancora una notizia densa di significato, poiché a Torino esiste anche un altro santuario legato alla memoria dei nostri protettori ed è legato persino alla più recente storia di San Giovanni Bosco. Nel 1844 Don Bosco raccontò infatti di aver sognato che la Madonna stessa lo invitava a far sorgere una chiesa nel luogo in cui i martiri avevano donato la vita e che Lei stessa si sarebbe preoccupata di trovare i mezzi necessari alla sua costruzione: "In questo luogo dove i gloriosi martiri di Torino, Avventore, Solutore e Ottavio, offrirono il loro martirio, io voglio che Dio sia onorato in modo specialissimo"…. "Così dicendo -prosegue il ricordo di don Bosco- avanzava un piede posandolo sul luogo dove avvenne il martirio e me lo indicò con precisione…" Nel 1863 don Bosco presentò il progetto e dopo diverse difficoltà, nel 1868 fu completata e consacrata la nuova Chiesa. Il sogno era diventato realtà. Nel 1950, in occasione della costruzione della nostra chiesa, furono scelti come SANTI PATRONI, anche perché la zona aveva già il nome di "OTTAVIA", dalla tomba d'epoca romana, ritrovata nella nostra borgata, che si ritiene sia stata di proprietà della gens Octavia. La festa dei Ss. Ottavio, Avventore e Solutore, è stata fissata dalla Chiesa il 20 novembre, mentre, per esigenze pastorali, viene celebrata, nella nostra parrocchia, in data variabile, nel mese di giugno. ![]()
On line il sito del Congresso Eucaristico 2011
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News, video, documenti e informazioni sul XXV Congresso
eucaristico nazionale (Cen) che si terrà nell’arcidiocesi di
Ancona-Osimo dal 3 all’11 settembre 2011 accompagneranno il
percorso di avvicinamento verso l’appuntamento ecclesiale che avrà
come tema «Signore, da chi andremo?». Il sito Internet, curato dal
Servizio informatico, dall’Ufficio nazionale per le comunicazioni
sociali della Conferenza episcopale italiana e sviluppato dalla
Seed Edizioni Informatiche in collaborazione con la Segreteria
generale del Comitato per il Congresso eucaristico, vede in campo
lo staff di
www.chiesacattolica.it.
Presentato nel corso del convegno dei delegati diocesani che si è
svolto nei giorni scorsi offrirà non solo le notizie sugli eventi
come la Peregrinatio Mariae avviata alla fine del 2009 o la mostra
«L’Epoca d’Oro delle Icone Ucraine» di Ancona, ma anche il
calendario completo e le news delle iniziative che si terranno
nelle diocesi marchigiane nei prossimi mesi. Non mancheranno poi
materiali, sussidi preparatori e pubblicazioni come il volume
«Signore, da chi andremo?». Già nei prossimi mesi verrà arricchita
la pagina delle news, dei video e la photogallery nell’area «mediacenter».
Sarà inoltre sviluppata l’area stampa dove sin da oggi è possibile
trovare i comunicati stampa la rassegna stampa riguardanti le
iniziative promosse durante il cammino verso il Congresso
eucaristico nazionale. Nei prossimi mesi il website del Congresso
eucaristico di Ancona offrirà il programma definitivo del
Congresso e il sistema di iscrizioni online per i partecipanti
mentre nell’agosto dell’anno prossimo sarà disponibile il modulo
on line di accreditamento per i giornalisti. Con l’avvicinarsi del
Congresso eucaristico di Ancona, come ormai avviene per tutti i
grandi eventi ecclesiali, il sito si trasformerà in una vera e
propria «vetrina» online, in grado di fornire la possibilità di
partecipare a distanza e condividere anche sui social network i
momenti salienti dell’appuntamento di settembre 2011, comprese le
iniziative in cantiere del «villaggio giovani».
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